Chi siamo - Equiazione
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Chi siamo

Equiazione APS

EquiAzione è una Associazione di Promozione Sociale che si occupa di realizzare e promuovere attività orientate allo sviluppo del benessere psicofisico a livello individuale e collettivo, alla diffusione di una cultura del cavallo rispettosa della sua natura, alla valorizzazione del territorio, della sua cultura e tradizione.

Opera sul territorio del Parco Regionale dei Castelli Romani, ha circa 1.300 soci. La sua sede “Villaggio Equiazione” insiste su 20 ettari di prati e bosco con oltre 60 cavalli in gestione naturale e 4 vacche maremmane.

Partendo dal proporre per lo più attività di “equitazione non convenzionale” e di educazione assistita con gli animali, negli anni, ha realizzato il Villaggio Equiazione, una fattoria sociale nella quale si valorizza la relazione fra animale, uomo e ambiente in un contesto integrato all’interno del quale tutti possono trovare un senso di appartenenza alla comunità.

Dal 2021 ha avviato anche una locanda e un ostello sociale come nuove proposte di inclusione.

I nostri valori

L’associazione promuove un’idea di libera espressione di sé come percorso di crescita integrata basata su un approccio relazionale con il cavallo, fuori dalla prospettiva antropocentrica che tende a farci considerare tutto ciò che ci circonda a nostro uso e consumo.

Ad EquiAzione cerchiamo di andare oltre il rapporto strumentale con i cavalli e di far emergere uno scenario relazionale in cui l’incontro col mondo animale diventi un momento di confronto con l’altro e di apprendimento, fuori da ogni finalità preconcetta e preorganizzata.

Il nostro percorso passa attraverso l’osservazione dei cavalli in branco e delle loro dinamiche comunitarie, la costruzione di un rapporto reciproco di rispetto e fiducia, la promozione di competenze equestri basate su un approccio il più naturale possibile: senza morsi, senza ferri, senza box, senza stimoli coercitivi, cercando di non limitarsi a stare sul cavallo, ma insieme al cavallo.

È un percorso più che un metodo, e il luogo proposto per l’esperienza è lo scenario primordiale dell’esistenza, la natura, con la sua meravigliosa varietà di vita e situazioni, con il passaggio delle stagioni, il paesaggio che si trasforma, il terreno che muta insieme al rumore degli zoccoli.

Quest’interazione produce un nuovo modo di fare equitazione: al centro dell’attività non è più la performance con i suoi automatismi, ma la relazione e il suo divenire, nello spazio e nel tempo.

Si può così arrivare a scoprire come, in questo percorso accanto a un animale, si aprano nuove strade di percezione ed esperienza del mondo: anche nelle relazioni con gli altri uomini, nei branchi in cui ogni giorno agiamo e ci muoviamo.

EquiAzione propone anche una visione comunitaria delle sue attività: è nel rapporto di gruppo e col gruppo che la relazione uomo-cavallo può diventare profondamente dinamica, attiva e trasformativa.

L’associazione è conosciuta sul territorio dei Castelli Romani anche con il nome di “Buttero Contemporaneo”, brand creato da Equiazione per meglio rappresentare la volontà di creare un contesto in grado di valorizzare la tradizione (non tutti sanno che anche queste zone del Lazio sono state terre di butteri, cioè di pastori a cavallo) aprendo allo stesso tempo a prospettive future e ad elementi culturali nuovi.  L’idea del “Buttero Contemporaneo” nasce dalla convinzione che mantenere un legame con le proprie origini e maturare un senso di sana appartenenza e di conoscenza della propria storia sia fondamentale per vivere a pieno il presente e costruire un futuro sostenibile. Da qui la volontà di reinterpretare una figura professionale della nostra tradizione equestre, quella del buttero che, in chiave contemporanea, diventa veicolo per valorizzare il territorio e sua la cultura realizzando un contesto protetto, non assistenziale, in cui anche i soggetti con disagio o disabilità possano trovare nelle attività proposte un senso di appartenenza alla comunità. Un progetto che a partire dalla relazione tra persone, tra persone e cavalli, e tra persone cavalli e territorio, parla di inclusione sociale, turismo, recupero delle tradizioni, benessere, ambiente.

È nel rapporto
di gruppo
e col gruppo
che la relazione
uomo-cavallo
può diventare
profondamente
dinamica,
attiva
e trasformativa.

La gestione dei cavalli

La storia della domesticazione del cavallo comincia nel 5000 a.C., con il suo impiego come animale da soma, da tiro e, più tardi, da sella.

Nel Medioevo furono codificate la maggior parte delle idee e delle pratiche relative alla gestione del cavallo nella forma in cui sono arrivate fino a noi: la scuderizzazione per esempio, che era funzionale all’uso del cavallo in guerra, analogamente alla ferratura.

Questo adattamento della fisiologia e della vita del cavallo alle esigenze dell’uomo può oggi essere rivisto alla luce di un approccio più rispettoso delle caratteristiche biologiche ed etologiche dell’animale, che è quello proposto da EquiAzione.

I nostri cavalli si alimentano principalmente di fieno e di erba e vivono in ampi paddock, liberi di soddisfare il loro impulso istintivo al movimento e all’esplorazione dell’ambiente, dato che in natura i cavalli selvatici si muovono su vaste aree di pascolo alla ricerca
di cibo e acqua.

Vivono in branco, liberi di sperimentare la propria socialità e di vivere interazioni di ruolo che sviluppano l’equilibrio psico-fisico di ciascuno di loro.
Ad EquiAzione non vengono utilizzate attrezzature incompatibili con il benessere del cavallo come la ferratura e le briglie convenzionali.

Tutti i nostri cavalli, infatti, vengono montati con testiere prive di morso o filetto e sono scalzi per favorire la naturale efficienza della circolazione sanguigna e della propriocezione dell’animale nel contatto con il terreno.

Non usiamo coperte o tosature perché il cavallo ha un’ottima capacità di termoregolazione e in natura vive in ambienti in cui la temperatura può variare dai -30°C dell’inverno ai 40°C dell’estate.

Il Consiglio Direttivo

Presidente Alberto Broccatelli
Vice-Presidente Barbara Ciccopaolo
Tesoriere Matteo Attolico

Progetti finanziati

Ai sensi della legge 124\2017 “Legge annuale per il mercato e la concorrenza” che prevede l’obbligo per gli enti no profit di rendere noti sovvenzioni, contributi, incarichi retribuiti e comunque vantaggi economici di qualunque genere da parte di amministrazioni pubbliche e assimilate per importi superiori ai complessivi 10.000 euro annui, si riporta per chiarezza di seguito l’elenco dei progetti cofinanziati da amministrazioni pubbliche e private nel corso degli anni di attività dell’associazione:

anno: 2017\2018
ente: Fondazione Prosolidar
nome del progetto: “Villaggio Equiazione: un’oasi integrata uomo animale”
valore del progetto: 80.000 €
finanziamento ricevuto 30.000 €

anno: 2017\2018\2019
ente: Regione Lazio DR Formazione Ricerca e Innovazione, Scuola Università, Diritto allo Studio
nome del progetto: “Ponte delle competenze” – risposta al bando pubblico Fuoriclasse azione b – FSE
valore del progetto: 12.000 €
finanziamento ricevuto 10.000 €

anno: 2018
ente: Regione Lazio DR Salute e Politiche Sociali, Area Sussidiarietà orizzontale, Sport e terzo Settore
nome del progetto: “Festa del Buttero Contemporaneo #l’altraequitazione” – risposta al bando pubblico “sport di cittadinanza e inclusione sociale”
valore del progetto: 13.100 €
finanziamento ricevuto 7.000 €

anno: 2018
ente: Intesa San Paolo – Fondo di Beneficenza ed opere di carattere sociale e culturale
nome del progetto: “Butteri Integrati”
valore del progetto: 8.000 €
finanziamento ricevuto 5.000 €