I BUTTERI E LORO SELLE

I BUTTERI E LORO SELLE

Il buttero è il pastore a cavallo tipico Campagna Romana, dell’Agro Pontino e della Maremma. I mandriani della Maremma toscana e laziale hanno usi e tradizioni comuni ben consolidati nel tempo.

Il buttero cavalca abitualmente il cavallo tipico della Maremma (Maremmano) oppure dei monti della Tolfa (Tolfetano).L’abbigliamento si adatta al duro lavoro che li porta ad attraversare macchie e spinare, realizzato con materiali resistenti e duraturi: calzoni di fustagno, cosciali in pelle di capra o in cuoio, giacca o gilet di velluto, cappello nero. Si proteggono dalla pioggia con un mantello di grandi dimensioni (il pastrano) e in mano stringono il pungolo (o mazzarella), un bastone impiegato per stimolare buoi e cavalli.

La sella per eccellenza dei butteri è la bardella (deriva dall’arabo bardaah, sella senza arcione). Priva di arcione, è costruita intorno a un piccolo frontale di legno a semicerchio, e realizzata nella parte superiore in pellame, e per il resto è fatta di tela imbottita di pelo. E’ una sella di grandi dimensioni, che aderisce interamente alla schiena del cavallo ed è particolarmente confortevole per il cavaliere. Caratteristica è la “cinghiatura”, che si effettua mediante un sottopancia privo di fibbie, che viene fermato passando e ripassando il laccio terminale di cuoio, in appositi anelli.

Oggi la bardella nella maremma toscana è stata quasi completamente sostituita dalla scafarda, mentre è tuttora molto usata nel viterbese e nella provincia di Roma.

La scafarda, altra sella della tradizione equestre italiana, ha origini militari, e in particolare dal colonnello Settimio Del Frate. Il suo arcione è concepito in modo da costituire un supporto a due cuscini con una grande superficie di appoggio, capaci di distribuire uniformemente il peso sulla schiena del cavallo, lasciando al tempo stesso libero il garrese. Per il resto è realizzata in vacchetta con cuscini imbottiti e rivestimenti in cuoio.

Questa sella, diffusa per lo più nel grossetano, non si è invece affermata nella Maremma laziale che, del resto, è la patria della bardella. Ha trovato però spazio, oltre che tra i butteri maremmani, anche nel mercato amatoriale, date le sue qualità che la rendono una buona sella da trekking e in campagna.

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